SAIt Sezione Calabria
 
Foto 23

Oggetto: M33 (Galassia del Triangolo)

Tipo: Galassia a spirale
Costellazione: Triangolo
Magnitudine apparente: 6,27
Distanza: 2,9  milioni a.l.
Scopritore: Giovan Battista Odierna

Luogo: Cardeto Nord

Data: 06-07-08-09-11/11/2018

Dati di ripresa: Integrazione totale 90 min

Tele Newton 60 cm f 3,6 ASI 1600 monocromatica mm PRO, temp -20°C
Montatura Ioptron CEM60

Autore: Massimo Russo

L’immagine non è soltanto bella, ma anche interessante dal punto di vista scientifico. M33 è la prima galassia in assoluto in cui si è notata una struttura spiraliforme tanto da meritarsi l’appellativo di “Pinwheel Galaxy”, in italiano letteralmente “Galassia Girandola”. Questa elegante galassia a spirale si illumina di colori e dettagli. Le stelle appaiono come gemme blu scintillanti, molte delle quali sono in realtà stelle in primo piano, appartenenti alla nostra galassia. I bracci pronunciati, presentano numerose regioni ad emissione diffusa contenente idrogeno ionizzato (H II), che rivelano la presenza di ammassi di giovani stelle blu, che illuminano i suoi bracci, e regioni rosate di nascita stellare con straordinario dettaglio come la nebulosità rossastra luminosa in prossimità del bordo esterno sinistro della foto, identificata come NGC 604. L’osservatorio spaziale a raggi X Chandra ha trovato nel 2007 l’evidenza di un buco nero, M33 X-7, di 15,7 masse solari appartenente alla galassia.

La migliore visibilità si riscontra nel periodo compreso tra ottobre e marzo.

Curiosità: La Galassia fu probabilmente scoperta prima del 1654 da Giovanni Battista Hodierna e, poi riscoperta indipendentemente da Charles Messier, che la catalogò con il nome di M33. E’ proprio la presenza di questo oggetto a dare lustro alla piccola costellazione, il Triangolo, entro cui si proietta.

Il Triangolo è una costellazione molto antica ed i nomi che nel tempo si sono susseguiti ad indicarla hanno sempre fatto riferimento alla forma che le tre stelle più luminose generano, un triangolo isoscele. Nell’antica Mesopotamia la costellazione rappresentava un aratro, per i Greci la costellazione rappresentava la lettera Delta, e per somiglianza, il delta di un fiume. Igino, astronomo dell’Impero romano, ravvisava anche la forma triangolare della Sicilia (Trinacria), l’isola ritenuta sacra a Demetra e dove era avvenuto il ratto di Persefone che fu portata negli inferi.