SAIt Sezione Calabria
 
Foto 30

Oggetto: Luna

Tipo: Satellite della Terra

Massa: 7,342×kg

Periodo orbitale: (27 d 7 h 43,2 m)

Periodo sinodico: 29 d 12 h 44 m

(tempo che occorre alla Luna per ripresentarsi con la stessa fase)

Periodo di rotazione: Rotazione sincrona

Diametro medio: 3476 km

Magnitudine apparente: -12,74

Età stimata: 4,51 miliardi di anni

Autori vari

Difficile sintetizzare in una didascalia quello che riguarda il nostro satellite.

L’incredibile varietà di particolari della sua superficie che queste immagini riproducono hanno affascinato da quasi quattrocento anni tutti coloro che l’hanno osservata con un qualsiasi strumento. Infatti, le più imponenti catene montuose (come le Alpi e gli Appennini lunari) e i più grandi crateri (come Archimede) sono già visibili con i cannocchiali più modesti mentre la visione con strumenti di media potenza, come i telescopi, è addirittura mozzafiato. Sulla faccia della luna si possono vedere tratti grandi e scuri. Questi sono conosciuti come “mari”, poiché una volta si credeva fossero, appunto, letti di grandi mari lunari. Oggi, i ricercatori sanno che queste aree si sono formate sulla crosta lunare miliardi di anni fa, quando la lava scorreva sulla superficie lunare. Il volto della luna è anche punteggiato da innumerevoli crateri, il risultato di miliardi di anni di impatti con meteore ed asteroidi. Poiché la luna non ha quasi atmosfera e sulla sua crosta non agisce la tettonica a zolle, l’erosione non può cancellare queste cicatrici, che persistono anche molto tempo dopo l’evento che le ha formate.

Durante il suo moto orbitale la Luna assume diversi aspetti denominati fasi.

Le fasi lunari si ripetono in un intervallo di tempo detto “mese sinodico”, pari a circa 29 giorni e, sono dovute al moto di rivoluzione della Luna e al suo conseguente ciclico cambiamento di posizione rispetto alla Terra e al Sole. Le fasi principali della Luna sono quattro: Luna Nuova, Primo Quarto, Luna Piena ed Ultimo quarto.

La Luna si pensa sia nata 4,5 miliardi di anni fa, non molto tempo dopo la nascita della Terra. Esistono diverse teorie riguardo alla sua formazione; la più accreditata è che si sia formata dall’aggregazione dei detriti rimasti in orbita dopo la collisione tra la Terra e un oggetto delle dimensioni di Marte chiamato Theia.

Curiosità: dal taglio degli alberi, alla potatura delle piante, al taglio dei capelli, all’epoche della semina, le influenze attribuite alla Luna si perdono nella notte dei tempi. Per non parlare poi delle responsabilità che la poverina ha sui nostri comportamenti: pessimo umore, cambi repentini di decisioni, aggressività, crisi epilettiche, insomma…lunatici. E per dirla come i nostri contadini: “Avi a luna; Avi na sfirriati di quartu di Luna; ‘Nci ‘nchianau a Luna”.

Ma il nostro satellite ha ispirato artisti di ogni epoca ed ha contribuito a fare del nostro Pianeta un luogo accogliente e “affidabile”. Infatti, ha stabilizzato l’asse di rotazione del nostro Pianeta consentendo il clima di cui godiamo.

Se non avessimo la Luna le calotte polari potrebbero migrare fino in prossimità dell’equatore. Un’altra manifestazione tangibile dell’influenza della Luna è data dal fenomeno delle maree. Sono provocate sostanzialmente dall’azione combinata di due forze: l’attrazione gravitazionale esercitata dalla Luna sulla massa acquea e la forza centrifuga che nasce dal movimento reciproco della Terra e della Luna nello spazio.

Analogamente alla Luna, anche il Sole produce un’azione di marea che risulta però meno efficace a causa della notevole distanza Terra-Sole. Nei giorni di Luna piena e di Luna nuova, quando Sole, Luna e Terra sono astronomicamente allineati, le maree hanno intensità massima. Le masse d’acqua si alzano o si abbassano anche di 10-50 m.

Inoltre, la fortunatissima combinazione di parametri geometrici consente alla Luna ed al Sole di avere le stesse dimensioni angolari apparenti e questo permette di godere dello spettacolo prodotto dalle eclissi di Sole e di Luna. Ma, a causa dell’attrito prodotto dalle maree, il nostro satellite si sta allontanando da noi, con un ritmo davvero lentissimo, 38 mm all’anno, ma inesorabile, questo comporta un rallentamento di 2,3 millisecondi del periodo di rotazione del nostro Pianeta con il conseguente aumento delle ore del giorno ed una diminuzione del suo diametro apparente ed allora addio spettacolo delle eclissi di Sole. Infine, se non fossimo stati invogliati dalla presenza di un obiettivo abbordabile non avremmo avuto le missioni Apollo, lo storico programma della NASA che ha portato per la prima volta esseri umani sulla superficie lunare il 20 luglio 1969,ma soprattutto, forse, sarebbe mancato lo stimolo e l’entusiasmo per iniziare la conquista dell’ultima frontiera, lo spazio, per dirla come Star Trek. Dietro le quinte la nostra compagna di viaggio ha lavorato, e lavora, per noi. Grazie, dolce Luna!