
Oggetto:M16 – Nebulosa Aquila
Tipo: Nebulosa + ammasso aperto
Costellazione: Serpente
Magnitudine apparente: 6.0
Distanza: 5700 a.l.
Scopritore: Philippe Loys de Chéseaux (ammasso);
Charles Messier (nebulosa)
Luogo: Ardore Marina (RC) (N38° 10′ 11″ – E16° 12′ 2″)
Data: dal 31-05 al 7/06/2019
Dati di ripresa:
Tele GSO Ritchey-Chrétien 25 cm ridotto a f/6
CMOS ZWO ASI 183mm PRO, temp -15°C
Montatura 10Micron GM1000HPS
Autore: Bruno Monteleone
La nebulosa si trova nel braccio a spirale interno della Via Lattea, noto come il braccio del Sagittario. Al centro della foto sono visibili i cosiddetti “Pilastri della Creazione”, enormi e dense colonne di gas e polvere interstellari che racchiudono migliaia di stelle in formazione. Sono visibili le innumerevoli stelle luminose che attorniano le colonne, anche all’interno dei Pilastri stessi, contornati da una foschia blu.
La nebulosa M16 è legata fisicamente alla nebulosa Omega nella vicina costellazione del Sagittario, segno che esse fanno in realtà parte di una nube molecolare più grande. Le più spettacolari immagini di questa regione ricca di idrogeno ionizzato, in cui è presente un ammasso aperto di giovani stelle, ce le ha regalate il telescopio spaziale Hubble.
Il periodo di migliore visibilità dall’Italia sono i mesi estivi.
Curiosità: il nome “Pilastri della Creazione” alle colonne di gas interstellare è stato dato nel 1995, a seguito di una fotografia ripresa dal telescopio spaziale Hubble, perché là stanno nascendo nuove stelle e quindi nuovi pianeti.