“E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male
” X Agosto – Giovanni Pascoli
Stiamo parlando delle Stelle Cadenti di Agosto, conosciute come le lacrime di San Lorenzo, scientificamente note come lo sciame meteorico delle Perseide la cui fama poggia quasi esclusivamente su una suggestione letteraria legata alla poesia il X Agosto di Giovanni Pascoli. Ha appena 12 anni il poeta il 10 Agosto del 1867, quando in circostanze tragiche, muore il padre Ruggiero. Quella stessa notte il poeta assiste ad una pioggia di stelle che sarà stata copiosa per ragioni che tra poco vedremo. Fino all’inizio dell’800 le stelle cadenti ritenute un fenomeno atmosferico, meteorologico o quasi e per questo furono chiamate meteore, nome scientifico che portano tuttora. Il fenomeno nella tradizione popolare era noto forse da secoli ma, diventava più vistoso nel mese di Agosto, tanto da attribuirle al pianto di S. Lorenzo, martirizzato il 10 Agosto del 258 DC. Bisogna aspettare il periodo attorno al 1830 per avere le prove statistiche che dimostrano la ricorrenza annuale del fenomeno. Quasi certamente, l’attenzione del pubblico e degli scienziati verso il fenomeno delle stelle cadenti fu accentuato dall’eccezionale pioggia meteorica del Novembre 1833 quando in poche ore migliaia di meteore solcarono i cieli, evento che si è ripetuto nella notte tra il 17 e il 18 Novembre 1999 (fenomeno legato ad un altro importante sciame meteorico) noto come sciame delle Leoninidi. Nel 1838 indipendentemente Adolphe Quetelet direttore dell’osservatorio di Bruxelles e l’astronomo dilettante Edward Herrick, degli Stati Uniti, evidenziarono la scoperta di numerose ricorrenze annuali di sciami meteorici, tra cui spicca per quantità e continuità quello attorno al 10 di Agosto. Da cosa dipendessero, restava un mistero. Il primo a comprendere la natura fu Virgilio Schiaparelli astronomo piemontese. La teoria di Schiaparelli, poi rivelatasi esatta, ipotizzava che le comete, durante i loro avvicinamenti i al sole evaporano formando una lunga coda di gas e polveri che, spazzata dal vento solare, lascia dietro, pressappoco, sulla stessa orbita, numerosissimi detriti. Quando la Terra, viaggiando nello spazio, attraversa queste regioni, i minutissimi detriti entrano nell’atmosfera terrestre ad altissima velocità (fino a 50 ,60 Km/secondo, oltre 50 volte la velocità di una pallottola di fucile), evaporano a causa del forte attrito e surriscaldamento lasciando talvolta anche una scia colorata, dovuta alla ionizzazione dell’aria. .La Terra è entrata nella nuvola di pulviscolo lasciato dalla cometa a fine Luglio ed uscirà fra una decina di giorni. Nelle notti tra il 12 ed il 13 attraverserà la zona più densa di materiale, e per questo il numero delle meteore dovrebbe essere più rilevante.
La cometa che da origine allo sciame delle Perseidi. si chiama Swift-Tuttle, dal nome dei suoi scopritori. Il primo ad osservarla la notte del 15 luglio1862 fu Lewis Swift e qualche notte più tardi la osservò anche Horace Tuttle. Ritorniamo alla poesia di Giovanni Pascoli e ricordiamo la cronologia degli eventi : il 1862 la cometa passa al perielio ,il 10 agosto del 1867 muore Ruggiero Pascoli quindi in una data abbastanza vicina al passaggio della cometa al perielio il che giustifica la spettacolarità del fenomeno a cui dovette assistere Pascoli bambino La cometa nel 1862 rimase visibile per alcuni mesi e gli astronomi stimarono un periodo di 120 anni. Sarebbe dovuta ritornare nel 1982. Nonostante le numerose campagne osservative, della Cometa non si trovò nessuna traccia. Si rifecero i calcoli e si trovò che il periodo era di poco superiore ai 130 anni. La Cometa impiega 130 anni per fare un giro attorno al sole!Sarebbe dovuta ritornare nel 1992. Già dal 12 agosto 1991, si notò un repentino aumento della frequenza oraria delle stelle cadenti giusto 2-3 ore dopo che la Terra aveva attraversato il piano dell’orbita della cometa. A detta di molti si è trattato della più intensa attività meteorica delle Perseidi dal 1863; la frequenza oraria stimata raggiungeva addirittura le 300 meteore/ora. Lo spettacolo si ripeté l’11 agosto 1992, con un anticipo di circa 12 ore rispetto al classico massimo previsto, quando si stimò un tasso orario compreso tra le 200 e le 300 meteore l’ora. I presupposti previsti da Schiaparelli per il ritorno della Swift-Tuttle c’erano tutti. Il 26 settembre 1992 la lunga attesa per il ritorno della cometa periodica Swift-Tuttle, origine della pioggia di meteore delle Perseidi, terminò: l’astrofilo cacciatore di comete giapponese Tsuruhiko Kiuchi la riscoprì nella costellazione dell’Orsa Maggiore.
Si ripresenterà nel 2126, e Brian Mardsen, estrapolando gli ultimi dati astrometrici, ha ipotizzato il prossimo ritorno della Swift-Tuttle al perielio per il giorno 11 luglio 2126 e si prevede uno spettacolare sciame meteorico. Chi vivrà…..vedrà e potrà raccontarlo… intanto accontentiamoci a d osservare queste del 2010 con l’augurio che i desideri di tutti possano realizzarsi .
Quando è possibile osservarle
Il picco massimo di visibilità sarà nella notte tra il 12 e il 13 Agosto, dopo la mezzanotte, si potrebbe arrivare a vedere oltre 50 meteore l’ora!
Dove guardare per osservare le stelle cadenti?
Dovrete osservare verso NORD-EST, nella direzione della costellazione del Perseo, appena sotto alla facilmente riconoscibile Cassiopea
Come si osservano le meteore?
NON servono né binocoli né telescopi, le stelle cadenti sono veloci e luminose, il miglior strumento per osservarle è l’occhio… magari seduti su una comoda sedia sdraio, ma solo per stare più comodi.